RIFIUTI: RICERCATORE ISPRA, PRESTIGIACOMO SPIEGHI RINVIO RAPPORTO /ADNKRONOS MASSIMILANO BOTTARO, NON SEMBRA SCELTA CASUALE VISTA EMERGENZA SICILIA Roma, 5 apr. (Adnkronos)

Il ministro Prestigiacomo dovrebbe spiegare il rinvio sine die del Rapporto Ispra sui rifiuti che “desta molte perplessita’. Senza voler fare congetture, rilevo che questa scelta avviene proprio mentre la Sicilia, la Regione della titolare dell’Ambiente, vive l’emergenza che sappiamo, nonostante i giornali non diano alla cosa il risalto che i fatti imporrebbero”. Leggi il seguito di questo post »

Sulla rivista Left – Avvenimenti, in edicola oggi, un articolo dedicato all’ISPRA e ai suoi problemi, con dichiarazioni di Massimiliano.

left

Massimiliano su Ecoblog

marzo 22, 2010

Un post uscito su Ecoblog con le dichiarazioni di Massimiliano sul regolamento ISPRA:

Il decreto 193 cancella l’autonomia della ricerca ambientale e dell’Ispra

I ricercatori dell’Ispra sono scesi dal tetto, ma l’indipendenza e il valore della ricerca ambientale in Italia sono ancora fortemente minacciati: se passasse il regolamento in discussione alle Camere sarebbero affidati al Ministro dell’Ambiente i poteri di controllo gestionale, scientifico e contabile dell’ISPRA. Leggi il seguito di questo post »

Dal sito di informazione Giornalettismo, un articolo sull’ISPRA con dichiarazioni di Massimiliano.

Se passasse il regolamento in discussione alle Camere così come è stato presentato, al ministro Prestigiacomo sarebbero affidati non solo i poteri di controllo gestionale, ma anche quelli di indirizzo scientifico. E fine dell’indipendenza dei ricercatori

In Italia la ricerca ha pochi soldi e rischia di essere anche senza autonomia, almeno quella ambientale. Sarà questa la conseguenza del decreto governativo n.193, attualmente in discussione alle commissioni parlamentari, che contiene lo schema di regolamento per l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), ente nato nel 2008 dalla fusione dei tre preesistenti, vigilati dal Ministero dell’ambiente (ICRAM, INFS, APAT), che nelle dichiarazioni del ministro Stefania Prestigiacomo doveva avere una mission volta a migliorare la tutela e la salvaguardia dell’ambiente in Italia, ma oggi con questo regolamento vedrebbe cancellate tutte le sue caratteristiche di autonomia, sia dal punto di vista scientifico che da quello gestionale e contabile, garantite tra l’altro dall’articolo 33, sesto comma, della Costituzione, nonché dalla Carta europea dei ricercatori. Leggi il seguito di questo post »

Ansa con le dichiarazioni dei senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante su ISPRA:

AMBIENTE: SENATORI PD, RISCHIOSO DARE FONDI PRIVATI A ISPRA

(ANSA) – ROMA, 17 MAR – ”A rischio i controlli ambientali
che garantiscono la salute dei cittadini. Con il nuovo
regolamento all’esame della Commissione Ambiente del Senato,
l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale
(Ispra) potrà stipulare contratti con le imprese, con la
conseguenza di un evidente conflitto di interessi: prenderà
soldi da chi poi magari dovrà sottoporre a controllo”.
Lo denunciano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco
Ferrante. Leggi il seguito di questo post »

Adnkronos su Massimiliano

marzo 17, 2010

L’agenzia Adnkronos ha ripreso la nota di Massimiliano sul regolamento ISPRA:

RICERCA: BOTTARO (PD), REGOLAMENTO ISPRA CANCELLA AUTONOMIA =

Roma, 17 mar. (Adnkronos) – Il regolamento dell’Ispra fa piazza
pulita dell’autonomia della ricerca. La valutazione e’ di Massimiliano
Bottaro, ricercatore precario dell’Istituto e candidato alle elezioni
regionali come indipendente nelle liste del Partito democratico.

”Dopo la battaglia sul tetto e la nostra vittoria, per quanto
parziale – dice – la prima speranza che avevamo, al di la’ dell’ovvio
obiettivo di salvare i nostri posti di lavoro (e sappiamo che alcuni
colleghi ad oggi ancora non hanno firmato il rinnovo) era che
all’Ispra, il piu’ importante istituto pubblico che si occupa di
ricerca e controllo ambientale, si cambiasse finalmente registro. Leggi il seguito di questo post »

Mal di regolamento

marzo 17, 2010

Dopo la battaglia del tetto e la nostra vittoria, per quanto parziale, la prima speranza che avevamo, al di la dell’ovvio obiettivo di salvare i nostri posti di lavoro (e alcuni colleghi ad oggi ancora non hanno firmato il rinnovo) era che all’ISPRA, il più importante istituto pubblico che si occupa di ricerca e controllo ambientale, si cambiasse finalmente registro.
Che si potesse lavorare meglio, svolgere le nostre attività a favore della collettività, valorizzare le professionalità, non solo i precari ma anche chi non si rassegna a stare dietro una scrivania mentre dovrebbe fare ben altro: invece il regolamento dell’ISPRA, discusso in questi giorni alle camere, cancella l’autonomia della ricerca, rendendo l’istituto una semplice succursale di un ministero dell’ambiente che deciderà tutto, dalla nomina del consiglio di amministrazione e del presidente alla loro revoca, fino all’entità e la distribuzione dei finanziamenti.
In questo contesto, mi fa molto piacere la presa di posizione che segue, da parte dei deputati del Partito per cui mi candido, il Pd, sulla nostra vicenda: Leggi il seguito di questo post »