Eutelia e le leggi ad personam

marzo 11, 2010

L’atteggiamento di scarsa tolleranza della politica nei confronti dei lavoratori di Eutelia e delle azioni di protesta che hanno compiuto oggi a Roma, dal lancio di volantini alla Camera, criticato per “violazione del regolamento parlamentare” alla contestazione verso la candidata del centrodestra alla Regione Lazio, Renata Polverini, fischiata durante un suo comizio alla presenza di un gruppo di lavoratori della sanità davanti Montecitorio, dimostrano quale sia l’atteggiamento vero della maggioranza, al di la degli slogan e della propaganda Berlusconiana, verso la crisi e le sue drammatiche conseguenze.
Ignorare, mettere a tacere tutto, e quando non ci si riesce blandire fintamente i lavoratori disperati, prendendo tempo in attesa che si spenga l’attenzione mediatica su di loro, peraltro già attutita dal controllo di molte tv e giornali da parte del Premier. La poca volontà di dialogo e risoluzione dei problemi, al di la della solidarietà pelosa di facciata, e il tentativo di individuare chiunque critichi il governo come “nemico politico” li ho già visti all’opera nel corso della nostra occupazione del tetto dell’ISPRA, tra voci messe in circolazione ad arte, ad esempio sul possibile sgombero, dichiarazioni di facciata e pietistiche del ministro di turno, e tanta indifferenza nei confronti, nel caso di Eutelia, di ben 3mila 100 famiglie che hanno perso il loro unico sostegno economico.
La classe politica, in primo luogo quella di governo, è sempre più lontana dai bisogni dei cittadini, e la conferma è l’ennesima legge ad personam per evitare guai al capo del governo e ai suoi amici, mentre l’eccezione avrebbe sicuramente meritato miglior causa, ad esempio proprio quella dei dipendenti ex Eutelia, ingannati dai propri manager, che magari con un provvedimento ad hoc avrebbero almeno potuto quantomeno recuperare tutti i soldi che l’azienda ancora gli deve.

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