Massimiliano su “Il Carattere”

aprile 2, 2010

Un articolo sul rapporto rifiuti che cita Massimiliano sul blog di informazione “Il Carattere”:

Rapporto rifiuti: chi l’ha visto?

Che fine ha fatto il rapporto sui rifiuti 2009? La presentazione, annunciata da giorni a stampa e addetti ai lavori per il 30 marzo, è stata annullata quattro giorni prima, il 26, con un comunicato piuttosto sibillino:

“Recentemente, per le vie brevi, è stata data informazione agli operatori del settore che si sarebbe tenuta il 30 marzo la giornata di presentazione del Rapporto Rifiuti e delle Aree Urbane. A causa di sopraggiunti impegni istituzionali, si rende necessario posticipare l’evento ad altra data che sarà resa pubblica non appena possibile”.

Il comunicato è apparso sul sito dell’Ispra, l’istituto gestito dal ministero dell’Ambiente che si occupa di redigere il rapporto, i cui ricercatori sono reduci da diverse settimane di protesta sul tetto contro i tagli al personale.

Non si è capito né chi abbia chiesto il rinvio né, soprattutto, il perché. Fonti dell’Ispra ci dicono che, da parte dell’ente di ricerca, non c’era alcun interesse a spostare un evento che era già stato organizzato nel dettaglio. Del resto il rapporto è pronto. Il problema è che anziché nelle mani dei giornalisti e dei cittadini è ancora nell’hard disk del ministero e dei ricercatori. Sembra, quindi, che lo stop sia arrivato direttamente dagli uffici del ministero dell’Ambiente. Da qui sarebbe stato dettato il comunicato all’Ispra. Massimiliano Bottaro, uno dei portavoce dei precari dell’ente, spiega che “Il rinvio contribuisce a dare un’idea dell’Ispra totalmente sbagliata, quella di un ente che può essere ridimensionato senza problemi”.

Un rapporto che brucia. Il rapporto rifiuti è, da sempre, un testo piuttosto duro da digerire per politici e amministratori. Sia locali che nazionali.

Se le Arpa regionali forniscono tutte le informazioni, in queste pagine c’è tutto: quanti rifiuti si producono, quanti se ne differenziano, quanti ne finiscono in discarica, quanti se ne bruciano nell’inceneritore. Il rapporto che sarebbe dovuto uscire il 26 marzo, poi, è uno dei più delicati degli ultimi anni perché passerà al setaccio il 2008. Cioè l’anno in cui esplose l’ultima “emergenza rifiuti” campana. Secondo alcuni addetti ai lavori, il nuovo rapporto sarà impietoso anche nei confronti del Lazio: in nessuna regione europea finiscono così tanti rifiuti in discarica. Ma c’è chi scommette che anche la Sicilia – la regione del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo – uscirà con le ossa rotte dal dossier. Soprattutto nella sezione dedicata alle percentuali di raccolta differenziata.

Ad oggi, dall’ufficio stampa del ministero fanno sapere di “aver fatto delle ricerche ma di non aver trovato nulla” che possa dare una risposta alla nostra domanda: il perché di questo rinvio.

I “sopraggiunti impegni istituzionali” del brevissimo comunicato fanno pensare alle elezioni regionali che si sono svolte il 28 e il 29 marzo. Ma perché la presentazione di un rapporto, peraltro già pronto da settimane, dovrebbe interferire con un’elezione? E anche se così fosse, la data delle regionali non era forse nota a tutti già da mesi?

C’è anche chi pensa che il Rapporto Rifiuti 2009 abbia ancora bisogno di qualche “aggiustatina” prima di poter finire nelle mani di tutti. Risulta anche che tra le sue pagine non ci sarà più la sezione dedicata al traffico illecito di rifiuti. Maldicenze? Può darsi. In fondo ci vorrebbe poco a spazzarle via, con una spiegazione limpida e sincera da parte del ministero dell’Ambiente.

Ora l’appuntamento è rinviato a fine aprile. Ancora non c’è un comunicato ufficiale e dall’Ispra qualcuno già ironizza: “A rinviare ancora si fa sempre a tempo”.

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