Bottaro a “Non considero normale”

marzo 22, 2010

Bottaro: “Anche nella ricerca Italia indietro sui diritti delle donne”

“Il Gender gap report, classifica del World economic forum che misura quanto ci si è avvicinati a una reale parità tra uomini e donne nei singoli paesi, dice che per quest’anno l’Italia si trova al 72esimo posto (su 135 paesi) e questo non è degno di un paese che si reputa civile e moderno come il nostro”. Lo ha detto Massimiliano Bottaro, ricercatore precario dell’ISPRA e candidato con il Partito democratico alle elezioni regionali nel Lazio, partecipando all’iniziativa delle promotrici dell’appello Non Considero Normale, sul tema della mercificazione dell’immagine femminile, che si è tenuta oggi a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma. “Questa anomalia italiana riflette un’involuzione civile e culturale partita negli anni ’80 – aggiunge Bottaro – e per rimuoverla bisogna operare su due livelli: il principale è sicuramente l’educazione scolastica, che deve essere attenta all’uguaglianza di genere, raccontando nei programmi le storie delle donne che hanno fatto grande l’Italia”.
“L’altro aspetto – conclude il candidato – è quello dei diritti. Se si parla di ricerca non si può non pensare alle migliaia di scienziate precarie, a cui sono negati diritti fondamentali della donna come quello alla maternità, tendenza che in alcuni casi porta addirittura alla rescissione del contratto della ricercatrice che rimane incinta”.

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